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martedì 23 giugno 2015

L'ingrediente del mese: la ciliegia


Sono terribilmente golosa di ciliegie. Anche se da queste parti non sono mai passate.
La verità è che non riesco mai quasi mai a fare dolci "fruttolosi": cioè, io li faccio anche, ma poi alla fine, non essendo noi dei golosoni, finisce che non riusciamo a terminarli prima che vadano a male.
E buttare il cibo è sempre un peccato.
Per questo la maggior parte delle volte la frutta che passa da casa mia viene mangiata in due modi: fresca, oppure dritta dritta in barattolo - ed ora (lunedì sera) nella cucina c'è un profumo di lamponi che non vi sto a raccontare...

Le ciliegie però non finiscono quasi mai nell'estate in barattolo, ma dritte dritte in pancia.
Escursione a parte di una sera di questa primavera in cui, con tre amiche intorno ad un tavolo durante l'organizzazione di una festa di addio al nubilato, ci siamo messe a mangiare un dolce di quelli che appunto non faccio quasi mai. Quasi, per fortuna! ;)
Quella di oggi invece è una ricetta-non ricetta - che ultimamente e con questo caldo ci casca a pennello nelle pareti della mia piccola cucina.
Si tratta di un pranzo che quest'anno ci accompagna sovente a Varigotti nelle nostre giornate di mare: una combinata data da yogurt intero bianco, granola home made (per una ricettina potete prendere spunto qui!) e frutta fresca a pezzi, nelle proporzioni che più preferite.
Che se vi sbrigate, con le ultime ciliegie dell'anno potete provarla sicuramente anche voi! 




LA CILIEGIA

La ciliegia domestica, frutto del ciliegio (prunus avium), è stata ottenuta durante i secoli da successive ibridazioni della pianta selvatica. Il nome deriva dal greco κέρασος (kérasos) e il fatto che siano stati i greci i primi a parlare del ciliegio probabilmente determina l’area dove i primi alberi domestici vennero coltivati.
Generalmente si consumano i frutti del prunus avium ma anche i frutti del prunus cerasus sono denominati ciliegie e si identificano come amarene o ciliegie acide.
Il frutto, di forma più o meno sferica, può avere dimensioni da 0,7-2 centimetri di diametro. Il colore è normalmente rosso ma può diventare, a seconda della varietà da giallo chiaro (come nel graffione bianco piemontese) a rosso scuro quasi nero a maturità (come nel durone nero di Vignola). Anche la polpa del frutto varia di colorazione a seconda della varietà, mentre il gusto è solitamente dolce con punte acidulate o nettamente acidulo nelle varietà del prunus cerasus. Il nocciolo, contenuto all’interno del frutto, è molto duro e minimamente tossico in quanto contiene acido cianidrico.
La ciliegia, che cresce singola o raggruppata, raggiunge la maturazione nel periodo tardo primaverile – inizio estate, a seconda della zona in cui si trova.
La pianta selvatica si trova spontanea in tutta Italia a varie latitudini e quote, mentre la domestica viene coltivata a scopo ornamentale e alimentare per le molteplici funzioni che le ciliegie rivestono in ambito gastronomico (consumo fresco, trasformazione in marmellate e canditi, come guarnizione a dolci, per la creazione di liquori, etc…).
Il costo della ciliegia è rappresentato in gran parte dalla raccolta: questa avviene a mano sull’albero e deve essere veloce, così come lo smercio sul mercato in quanto altrimenti si sviluppano le larve del Rhagoletis cerasi, un dittero, che depone le uova a primavera all’interno del frutto in formazione.
La ciliegia è un frutto ricco di acqua (circa l’80%), zuccheri (15-20% circa) e povero di grassi (meno dell’1%). Contiene inoltre elementi quali vitamina A, vitamina C, potassio e fosforo e inoltre essendo un frutto rosso contiene elevati quantitativi di antociani che hanno potere antinfiammatorio.
In Italia tra le varietà di ciliegia si segnalano: la ciliegia di Lari, il Durone nero di Vignola e la Moretta di Vignola, il Graffione bianco, la Marosticana, la Mora di Cazzano e, fra le acide, le Marasche.


Già che ci sono, e che sono solita a parlarvi di cose belle, vi ricordo che se siete di Bassano del Grappa o di Lecco o di Como o di Vicenza, o di zone limitrofe, anche quest'anno ci sono i picnic di MySecretDinner. Io non sono ancora riuscita ad andarci, ma l'idea di questi picnic in città, tutti agghindati di bianco e di rosso, mi piace tantissimo.
Che fate, ci andate e mi raccontate come sarà??? ;)

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