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martedì 2 dicembre 2014

L'ingrediente del mese: il calamaro


Forse le ha trovate lei, le parole per il mio blog. Per il mio percorso. Una cucina con stati d'animo.
Dove gli ingredienti non sono solo la farina o il burro o lo zucchero. O il cucchiaio e la frusta. Gli ingredienti più importanti sono loro, i sentimenti.
Quell'arrivare in casa con il sorriso e la felicità per quello che ci sta intorno. O con le lacrime che solcano il viso, e l'unica cosa che ci resta è sbattere una torta. E riversare su di lei tutte le frustrazioni di una giornata nera.
O ancora alzarsi la domenica mattina, con la musica nelle orecchie, e come prima cosa mettersi ad impastare dei biscotti con le spezie. E come seconda pulire dei topinambour e mettere su una zuppa. E come terza mettersi a ballare "Alla fiera dell'est", sognando sogni grandi e difficili da realizzare. E solo come quarta buttarsi sotto una doccia - perchè la domenica si può, girare per la casa in pigiama a trafficare un pò imbambolate.

Una cucina con stati d'animo.
Mi piace.
Dicembre sarà l'ultimo mese del 52project, e sarà un mese speciale, dedicata agli amici e alle amiche. Sarà il mese magico per eccelenza, come sempre d'altronde.
E lo iniziamo così, con un amico per eccellenza, con il compagno di una vita che come tutti i mesi ci allieta con il suo "Ingrediente del mese": grazie Comandante Amigo, senza di te questa rubrica non esisterebbe.

IL CALAMARO

Il calamaro europeo, loligo vulgaris, è un mollusco cefalopode caratterizzato dal possedere una conchiglia interna e un corpo allungato con le pinne laterali che raggiungono l'estremità posteriore della sacca. Il calamaro ha 10 tentacoli di cui 2 più lunghi e ricoperti da più file di ventose. Il suo colore è roseo-trasparente con venature più scure. Raggiunge solitamente una lunghezza di 30–50 cm e lo si ritrova nel Mar Tirreno a diverse latitudini e profondità marine a seconda delle stagioni, dato che predilige le acque più fresche.
I molluschi cefalopodi si caratterizzano dall’assenza di uno scheletro sia esso interno, come nei vertebrati, che esterno, come nel caso dei crostacei e dall’avere una testa nettamente distinta dal resto del corpo. Questi molluschi hanno anche un’altra particolarità: possiedono un sifone che usano per la locomozione "a reazione". Questo tipo di movimento consiste nel risucchiare l'acqua all'interno della cavità e poi espellerla rapidamente dal sifone. La direzione del sifone può essere cambiata per permettere agli animali di poter cambiare la rotta del nuoto.
Nonostante questi animali possano sembrare molto semplici nella loro struttura morfologica, in realtà hanno una complessità molto interessante per ciò che riguarda i vari apparati (circolatorio, digerente, nervoso…) che esula da questa scheda. Una nota che però merita essere riportata è che nonostante la maggior parte dei calamari sia di dimensioni ridotte, tra cui il calamaro europeo, compresa entro i 60 cm, esistono esemplari di calamari, detti giganti, che raggiungono i 13-14 m di lunghezza, rappresentando gli invertebrati più grandi al mondo e che possiedono anche gli occhi più grandi di tutto il regno animale.
Quindi, se un giorno vi dovesse capitare di pescare un calamaro gigante, bè… chiamateci e ci organizziamo per un magnifico risotto coi calamari da Guinness dei primati!



RISO VENERE SU PUREA DI PISELLI CON CALAMARI ALLA MARCHIGIANA

160 g riso venere
6 calamari di medie dimensioni
1/2 cipolla
1 pugno prezzemolo
2 alici sotto sale
fumetto di triglia qb
3 pugni piselli
3 cucchiai latte
1 noce burro + 1 noce di burro
olio evo qb
2 spicchi di aglio
1/2 bicchiere vino bianco + 1/2 bicchiere vino bianco
1 peperoncino

Iniziate con il preparare il purè di piselli: sbollentate i piselli per 45 minuti, scolateli e passateli con il mini pimer fino ad ottenere una purea omogenea. Poi passate la purea al setaccio, in modo da eliminare le pellicine dei piselli. Raccogliete la polpa ottenuta e passatela in padella, irrorando con un po' di latte e mantecando con una noce di burro.
Iniziate a preparare i calamari: lavateli bene e togliete la pelle. Poi tagliateli a rondelle. Scaldate in una pentola un filo di olio evo e mettetevi a rosolare 2 spicchi di aglio precedentemente schiacciati. Quando si saranno leggermente imbionditi, aggiungete il prezzemolo. Mettete i calamari nella pentola e lasciate rosolare, condendoli con le acciughe, lavate e diliscate, e il peperoncino. Quando i calamari si saranno un pò asciugati, irrorate con il vino bianco, lasciate evaporare e poi lasciate cuocere i calamari per un'ora, bagnandoli con acqua di quanto in quanto per evitare che si attacchino sul fondo della pentola.
Quando mancano 30 minuti alla fine della cottura dei calamari, fate soffriggere la cipolla in una wok e fateci brillare il riso venere. Sfumate con 1/2 bicchiere di vino bianco e poi coprite il riso con il fumetto di triglia bollente. Fate cuocere per 30 minuti, aggiungendo mano a mano che si asciuga il fumetto di triglia.
A fine cottura, aggiungete i calamari che saranno diventati belli tenere al riso venere e mantecato il risotto con una noce di burro. Lasciate qualche anello da parte per la decorazione finale.
Servite a questo punto il risotto mettendo un paio di cucchiaiate di purè di piselli sulla base del piatto da portata, aggiungendo il risotto e guarnendo con i calamari tenuti da parte.
Per 2 persone.

2 commenti:

  1. I calamari come anche i totani sono molto apprezzati a Trieste solo che purtroppo sempre freschi non li trovi ma decongelati e non dei nostri mari. Sono molto buoni tutti e due mentre i secondi preferibilmente ripieni, i primi fritti stupendi. Grazie per questa ricetta preso nota. Buon serata.

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  2. ottimo ingredienti, presentato con un piatto così mette davvero fame!!!

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